Olivier Norek by Il pesatore di anime

autore:Il pesatore di anime
Format: epub

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Coste si assicurò che Anna dormisse prima di accendere lo schermo del portatile e confermare la sua partecipazione alla videoconferenza. L’alba sorgeva su Parigi ed era notte fonda a Saint-Pierre. Sullo schermo, Melchior era nel suo ufficio e Saint-Croix, da quello che si vedeva, in auto. Lo psichiatra esordì congratulandosi.

«Bravo, capitano, vedo che ha trovato il modo di far scattare la fiducia. La ragazza parla di sé, delle sue emozioni, del suo rapporto con il rapitore, è più chiara nei ricordi. Posso sapere come ha fatto?»

Coste rivide sul proprio pugno il sangue di Sean.

«Preferisco di no. C’è il segreto medico, il segreto della confessione, mi conceda anche il segreto della residenza sorvegliata.»

«La capisco. Comunque sia, le sue informazioni sono precise, il che non ha nulla di sorprendente. La paura e lo sgomento fissano i ricordi nella memoria come il mastice.»

«E il profilo del rapitore si perfeziona» assicurò Saint-Croix. «Le mando i progressi dell’inchiesta. Per riassumere, la casa nella quale Anna è stata ritrovata apparteneva a un certo Louis Sandrel. Tale Sandrel ha ottantasette anni, niente moglie, niente figli, paga le tasse e il conto in banca non ha mai smesso di essere attivo. Abbiamo setacciato il quartiere e la casa, ma niente. Abbiamo anche passato il suolo e i muri al sonar, senza risultato. A parte Anna e Garance Perthuis, non abbiamo trovato nessun altro in casa di Louis Sandrel. Solo che nessuno sa dove sia Sandrel. Melchior?»

«Sì, non è da escludere che il nostro predatore cerchi case isolate occupate da persone altrettanto isolate per rinchiudervi le vittime, come una specie di dispensa. I coccodrilli fanno lo stesso.»

«Grazie ad Anna sappiamo che sono stati in tre case. E sappiamo che lui era presente solo di sera.»

«Il che ci orienta verso un uomo che potrebbe avere due vite ben distinte» continuò lo psichiatra. «Una vita perbene, perché no, sposato, padre di famiglia e impiegato modello, preferibilmente con un lavoro che gli permette di assentarsi con regolarità da casa; e un’altra vita, segreta, molto più ombrosa, per appagare le sue pulsioni. Due vite, due luoghi.»

«E ora abbiamo un’altra identità. Quella che Anna ha letto su un dépliant. Joseph Peyrat. Il proprietario della prima casa al tempo del suo rapimento. Di Joseph Peyrat ce ne sono in Francia, ma se il nostro predatore ha una vita “perbene”, come suppone Melchior, allora non può permettersi lunghi tragitti. Siamo dunque partiti dal principio che le tre case usate non dovevano essere troppo lontane l’una dall’altra e abbiamo cercato il Joseph Peyrat più vicino. Novant’anni, vedovo senza figli, a meno di venti minuti di macchina dalla casa di Louis Sandrel. Il nostro uomo cerca case isolate, abitate da vecchi solitari. E dunque, o li spia in modo da essere sicuro della loro solitudine...»

«O piazza una telecamera e guarda il viavai con il wifi» aggiunse Coste.

«O può andare alla fonte» completò Melchior. «Visto che la solitudine riguarda un terzo della popolazione anziana, c’è un’ampia scelta. Chiunque può diventare visitatore volontario. La Croce Rossa, i Piccoli Fratelli dei

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